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Storie da una Roma Ribelle


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> Per approfondire (in costruzione):

- Paola Salvatori/Claudio Novelli, Non per oro ma per libertà. Lotte sociali a Roma (1900-1926), Bulzoni, 1996.

- Roberto Carocci, Roma sovversiva. Anar-chismo e conflittualità sociale dall'età giolittiana al fascismo (1900-1926), Odradek, 2012.

- Luciano Villani, Le borgate del fascismo. Storia urbana, politica e sociale della periferia romana, Ledizioni, 2012.

- Valerio Gentili, Roma combattente. Dal "Biennio rosso" agli Arditi del Popolo, Castelvecchi, 2010. 

- Giuseppe Sircana, Un giorno e una vita. Roma 6 luglio 1960, Ediesse, 2011.

- Amedeo Osti Guerrazzi/Anthony  Majanlahti, Roma divisa (1919-1925). Itinerari, storia, immagini, Saggiatore, 2014. 

- Marco Rossi, Arditi, non gendarmi! Dalle trincee alle barricate: arditismo di guerra e arditi del popolo (1917-1922), BFS, 2011.
 

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SCIOPERO GENERALE mercoledì 25 novembre 2020

 

ARTE JUGOSLAVA

ARTE JUGOSLAVA. TERZO SPAZIO Chiara Sestili  e  Daniele Vazquez Prima rottura partigiana: dal realismo socialista alla sua dismissione  La  Jugoslavia  ha visto abbattersi sulla propria storia una doppia  damnatio memoriae . Dannata, dapprima dal blocco sovietico e dal blocco occidentale, in quanto “porta del capitalismo” per gli uni e “satellite dell’URSS” per gli altri, è stata definitivamente perduta all’oblio storico con il crollo e le guerre degli anni Novanta. Antun Augustinčić scolpisce il busto di Tito 1947 Bogdan Bogdanović con i suoi studenti Džamonja Edvard Ravnikar Picelj Bakić-Vasarely_Džamonja-primi 60_Londra Picelj e Snrec Vjenceslav Richter 1972 Vojin Bakić Numerosi equivoci ci sono stati durante il processo di costruzione identitaria e invenzione della tradizione dopo la Federazione Jugoslava, non solo storici, politici e culturali, ma anche nel campo dell’arte. L’obbiettivo di questo articolo è restituire le esperienze artistiche

lavorare meno, lavorare tutti!